Un due tre, l’eretico vicino a te

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(immagine dal sito Bergoglionate.wordpress.com )

E dopo avere praticamente giustificato l’attentato alla redazione di Charlie Hebdo (se offendi mia madre etc…) eccoci arrivati al capolavoro, le premesse c’erano tutte, lavanda dei piedi ai musulmani, 3 famiglie musulmane portate da Lesbo e via così. Bergoglio è eretico (si usino i termini corretti) è eretico e la sua eresia è patente nei confronti del cattolicesimo. Praticamente il signor Bergoglio (non merita neppure il titolo di Cardinale) si accoda progressivamente alle pretese dell’Islam come ultima rivelazione (e dunque quella legittima e conclusiva). Utilizza perfino il Vangelo per giustificare l’espansione armata e l’invasione con il beneplacito dei governi. Costui è eretico e va condannato come tale. Attendo dunque che all’interno della Chiesa si alzi definitivamente richiesta di mettere in discussione questo tizio, vistosamente eretico e come tale da scacciare. La sua Eresia è molto più profonda e orribile di quanto è riportato rispetto a Papi Eretici del passato. Anche perché già è pienamente illegittima la sua posizione, costui infatti, che si consideri valido o meno il Concilio Vaticano II, non è Papa, se, come me, si considera la sede vacante (per colpa del colpevole Roncalli) egli è l’estrema tabe di una sequela di usurpatori, se invece si ritiene legittimi i predecessori costui ha scardinato e occupato un posto che non gli competeva, con pressioni notorie e cambiando le carte in tavola nella questione delle votazioni (fatevi due ricerchine in internet). Egli è più colpevole, dicevo, perché se i cosiddetti Papi Eretici (la questione è sempre dibattuta, di certo fu depennato Giovanni XXIII permettendo a Roncalli di prenderne il nome… e forse non solo il nome) mostrarono un traviamento in corso d’opera, sotto diverse spinte o movimenti, costui è arrivato già da Eretico e da Eretico agisce, giorno per giorno. La sua non è una devianza dalla ortodossia, non è l’adesione ad una corrente interna alla religione, è il rifiuto in toto e l’adesione ad una religione diversa e che, oltretutto, è negatrice dei fondamenti di quella cattolica: niente crocifissione del Cristo, niente resurrezione e nessuna natura trinitaria, nessuna natura divina, Gesù è semplicemente un profeta che prefigura la profezia conclusiva di Maometto.

La certezza che la testa del Demonio sia destinata ad essere schiacciata è salda, ma intanto questo suo servetto persevera nella sua cattiva opera, pessima dottrina e nefasto esempio.

Tentazioni quotidiane

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Nella sua intervista sul quotidiano La Croix il soggetto vestito di bianco afferma, tra molte idiozie, eresie e nuove esortazioni a farci invadere e tanti saluti, che è in cammino per riaccogliere in seno quelli del Fraternità San Pio X

La Croix : Vous avez reçu, le 1er avril dernier, Mgr Bernard Fellay, supérieur général de la Fraternité sacerdotale Saint-Pie-X. La réintégration des lefebvristes dans l’Église est-elle de nouveau envisagée ?

Pape François : À Buenos Aires, j’ai toujours parlé avec eux. Ils me saluaient, me demandaient une bénédiction à genoux. Ils se disent catholiques. Ils aiment l’Église. Mgr Fellay est un homme avec qui on peut dialoguer. Ce n’est pas le cas d’autres éléments un peu étranges, comme Mgr Williamson, ou d’autres qui se sont radicalisés. Je pense, comme je l’avais formulé en Argentine, que ce sont des catholiques en chemin vers la pleine communion. Durant cette Année de la miséricorde, il m’a semblé que je devais autoriser leurs confesseurs à pardonner le péché d’avortement. Ils m’ont remercié de ce geste. Avant, Benoît XVI, qu’ils respectent beaucoup, avait libéralisé la messe selon le rite tridentin. On dialogue bien, on fait un bon travail.

Seriez-vous prêt à leur accorder un statut de prélature personnelle ?

Pape François : Ce serait une solution possible mais auparavant, il faut établir un accord fondamental avec eux. Le concile Vatican II a sa valeur. On avance lentement, avec patience.

Il boa argentino getta insomma il suo veleno nel tentativo di rompere il fronte, divide et impera (non a caso parla da un giornale francese), dando ad intendere che con Fellay si può trovare un accordo, basta “établir un accord fondamental avec eux. Le concile Vatican II a sa valeur“. Ovviamente da questo “accordo” verrà l’assorbimento e la morte della Fraternità che verrà blandita e poi stritolata. Accetteranno? Si spezzeranno? Rifiuteranno? Come dirlo. Io posso solo ricordare loro quanto scriveva San Pietro

Fratres: Sobrii estote, et vigilate: quia adversarius vester diabolus, tamquam leo rugiens circuit, quaerens quem devoret: cui resistite fortes in fide

Non si deve temere di dire: ipocrita

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Uno che ha scalato tutti i vertici fino alla sommità di una piramide che prevede uno e uno solo al potere e predica costantemente che “il voler far carriera e scalare i vertici” è male e non si dimette lui per primo, lui che al suo paese d’origine fece ben più che carte false per galleggiare e durante la decisione definitiva fece le pressioni che oramai son note

è un ipocrita

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Uno che spiega ai cardinali che si deve non dare a vedere la ricchezza e confonde, come il più stupido degli stupidi, il simbolo con la sostanza, ma allo stesso tempo non rinuncia mai al suo pagamento e continua a campare da nababbo finto semplice, servito e riverito, limitandosi a quelle tre fesserie gesuitiche per dare ad intendere una semplicità che è proclamata quanto più è falsa

è un ipocrita

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Uno che parla di aprirsi sopra, sotto, accogliere a destra e a sinistra, ma semplicemente spalanca le porte delle case altrui e le sue le tiene ben chiuse e guardate a vista da chi seleziona l’ingresso

è un ipocrita

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Uno che predica di umiltà e semplicità, ma guai a chi contrasta le sue decisioni e che passa il tempo a trovare il modo per finire sui giornali e parla della sua azione come di rivoluzione

è un ipocrita

 

Buona cappa dorata

Dante, Inferno, Canto XXIII (gli ipocriti)

Là giù trovammo una gente dipinta
che giva intorno assai con lenti passi,
piangendo e nel sembiante stanca e vinta.

Elli avean cappe con cappucci bassi
dinanzi a li occhi, fatte de la taglia
che in Clugnì per li monaci fassi.

Di fuor dorate son, sì ch’elli abbaglia;
ma dentro tutte piombo, e gravi tanto,
che Federigo le mettea di paglia.

Oh in etterno faticoso manto!
Noi ci volgemmo ancor pur a man manca
con loro insieme, intenti al tristo pianto;

ma per lo peso quella gente stanca
venìa sì pian, che noi eravam nuovi
di compagnia ad ogne mover d’anca

Di Pastori e Ladroni

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Amen, amen dico vobis: Qui non intrat per ostium in ovile ovium, sed ascendit aliunde, ille fur est et latro; 2 qui autem intrat per ostium, pastor est ovium (Joannes 10, 1-2)

In verità, in verità vi dico: chi non entra nell’ovile attraverso la porta, ma passa da altra parte, costui è un assassino ed un ladrone; chi entra per la porta è pastore di pecore

Dal Blog Terre Impervie -4/07/2013- L’ipocrisia vi renderà schiavi – pampas, papati e pappe (riscaldate) molli

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Louis de Rouvroy de Saint Simon narrava nelle sue Memoires che durante l’assedio di Namur, dopo un controllo attento casa per casa, venne fuori che gli unici scoperti a nascondere grandi quantitativi di polvere da sparo, in cantina, fossero i Gesuiti. Il duca non faceva particolari commenti alla notizia, chi leggeva questo passaggio, d’altro canto, non ne aveva bisogno: la pericolosità e l’infingardia dei Gesuiti era già fatto notorio, non è un caso che il loro superiore fosse il “Papa nero”. A forza di fare pastette l’ordine di codesti cavillosi preti nerissimi è riuscito a farsi dapprima sbattere fuori dall’ecumene e poi rientrare dalla finestra giungendo infine a mettere un loro rappresentante sul soglio di Pietro.

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