Onde

Il seme di Dio è nel mare,

infinita completezza,

Kaos perfetto,

dove si annidano tutte le albe ed i tramonti,

la curva gaussiana degli universi

Tu danzi solitaria

Come scivolano le onde senza domandarsi

Del prima e del dopo,

ora un riflesso d’azzurro, ora d’argento

Il seme di Dio è nel mare

e la tua bocca fa come le onde

che avanzano e si ritraggono

sul filo invisibile appena sotto il cielo

Tu danzi terribile

Una testa alla volta

tagliata dalla corda che ti sorregge

E tu non ti senti legata

Perché leghi

Il seme di Dio è nel mare,

ti cerco tra le onde dove non so specchiarmi

perché porti via l’intero riflesso:

se andassi al largo ti incontrerei

sotto forma d’agonia

Rotoliamo giusto l’istante dello sprofondo

Ed un usciere rimette il mio capo

Un poco sbilenco, là, in alto,

Per dare nuovo inizio allo spettacolo

E la fine è un battito d’ali.