Con Benigni siamo amici da anni. Lui è grande nel “buffo”, ma lasciamo stare il “comico”. I buffi sono concilianti, rallegrano la corte e le masse. Il comico che interessa a me è un’altra cosa. Cattiveria pura. Il ghigno del cadavere. Il comico è spesso involontario. Specialmente quando si sposa con il sublime.
Carmelo Bene
Io non trovo nulla di strano, né nulla di male nel cambio di idea di Benigni, pur se avviene dopo poche settimane dalle sue dichiarazioni contro la riforma costituzionale. Uno non può cambiare parere? Il problema non è suo, è della massa di italiani ignoranti e beoti che si affidano ad un buffo (o buffone) e alle sue parole come massime di vita e precetti quasi divini, è della feccia italica che ritiene normale diffondere sulle reti nazionali pubbliche e nelle scuole Benigni che spiega la Costituzione, Benigni che spiega Dante, quasi che non vi fosse nulla di più bello, profondo e preparato di un buffone che si improvvisa vate nazionale. A questa massa di imbecilli con diritto di voto dico: avete quello che vi meritate. Se ritenete che questa Nazione sia da rappresentare attraverso un buffone… avete ragione. Un buffone adatto a tutte le stagioni (è il suo mestiere) è l’immagine calzante di questa penisola mediocre e sonnacchiosa, tutta “eventi” e “cose esclusive di gruppo”, se poi vi stupite siete fessi 2 volte e rendete evidente quanti stupidi si aggirino per queste lande. Dunque benissimo Benigni, benissimo lo Stato a considerarlo il suo degno portabandiera, benissimo questa chiesa (c minuscola) e questo papocchio a cercarlo come testimone d’eccezione dei propri libri,
tutto bene, che cazzo vi lamentate?