Ho racchiuso la mia anima in una conchiglia
affidata al mare come in una piccola barca
e per portentosa grazia alla fine questa arca
è giunta alla tua bella isola, oh meraviglia
Raccoglila con quelle tue dita color di rosa
e soffia dentro al guscio con le tue labbra
vedrai risvegliarsi così la mia anima, ebbra
di te, di te assetata e affamata senza posa
Pontela in seno perché a te sola appartiene
quest’anima ora così stranita e confusa
poggiala sul corpo a contatto delle vene
e che sia dalla tua calda pelle circonfusa
Vedrai quest’anima rapida disciogliersi
come un balsamo, un profumo prezioso
e ricoprirti tutta d’un unguento amoroso
che poi non potrà più da te scindersi
E sentirai come una fiamma ardente profonda
irradiarsi per tutta la distesa del tuo essere
ora guizzante, ora lenta, la sentirai tessere
piaceri e attese al ritmo misterioso dell’onda
Sentirai volteggiare e scendere, infiniti giri
potrai percepire e lampi come fulmini
da squassare ogni nervo, discese e culmini
inattesi e cadenzati al ritmo dei sospiri
Riposi poi bramati come ripari dall’addiaccio
o come quando vento dopo il calore ci toccas
tutto questo ti darà la mia anima con la sua bocca
i suoi sensi, le sue mani, il suo abbraccio