Son di quelli che resteranno in piedi

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Mentre v’è chi si presenta da favonio,

io con un piede smuovo un sasso

tra le rovine del mio tempio

 

Non sbraito, non urlo, non chiasso

pur se di me vien fatto scempio

dall’ombra natia di Plutonio

 

Son di quelli che resteranno in piedi

nel pieno del pandemonio

di chi millanta e strepita fedi

 

Son di quelli che resteranno saldi

mentre si spaccia per patrimonio

brodetti mefitici e nemmen caldi

 

E a chi invoca l’Apocalisse

facendo d’ogni bene mercimonio

mostrerò c’ho vibrisse

fini, dotate di comprendonio

 

 

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